
Dal primo gennaio 2025 è entrata in vigore una rivoluzionaria riforma in materia di IVA sui distacchi del personale. La Circolare N. 5/E dell'Agenzia delle Entrate del 16 maggio 2025 ha fornito le istruzioni operative definitive per l'applicazione dell'articolo 16-ter del decreto-legge Salva-infrazioni, convertito nella Legge 166/2024.
Il cambiamento è epocale: l'abrogazione dell'articolo 8, comma 35 della Legge Finanziaria 1988 ha eliminato l'esclusione dall'IVA per i distacchi di personale effettuati con il solo rimborso dei costi. Questa trasformazione normativa, resa necessaria per conformarsi alla sentenza della Corte di Giustizia UE "San Domenico Vetraria" (C-94/19), ridefinisce completamente le regole fiscali per migliaia di aziende italiane.
Cosa cambia nella pratica? Ora anche i distacchi con mero rimborso delle spese costituiscono prestazioni di servizi soggette ad IVA, purché ricorrano i requisiti soggettivo, oggettivo e territoriale. La nuova disciplina si applica ai contratti stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2025, mentre restano tutelati i comportamenti pregressi conformi alla normativa precedente.
In questa guida completa analizziamo tutti gli aspetti della riforma attraverso una presentazione strutturata:
- L'abrogazione della normativa precedente e i nuovi principi
- I tre requisiti per l'applicazione dell'IVA e la determinazione della base imponibile
- Le regole di decorrenza e le salvaguardie transitorie
- Il trattamento della codatorialità nelle reti di imprese e dell'avvalimento di personale
- Le implicazioni strategiche e operative per le aziende
Non si tratta solo di adempimenti fiscali: comprendere la nuova disciplina IVA sui distacchi significa cogliere l'opportunità di ottimizzare le proprie strutture organizzative, valutando alternative come la codatorialità che mantiene vantaggi fiscali significativi. Una riforma che può trasformarsi da sfida normativa in vantaggio competitivo per chi sa interpretarla correttamente.
Buona Lettura!
CdL Roberto Rossi